Metaponto Hotel - Guida Turistica

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 La città di Metaponto, compresa tra il fiume Bradano e il Basento, è una colonia greca fondata durante la seconda metà del VII sec. a.C. Il suo nome è di origine greca e significa, infatti, "città fra i fiumi".
 Dal punto di vista storico e archeologico, riveste una notevole importanza il Parco Archeologico dell’area urbana, il quale comprende il santuario, una parte dell’agorà e una notevole quantità di monumenti.
 I due maggiori templi, quello di Hera e di Apollo, sono rispettivamente realizzati in stile dorico intorno alla metà del VI sec. a.C.
 I resti più imponenti appartengono al tempio di Hera, di cui sono ben visibili i frammenti del colonnato perimetrale. L’area interna è solo suggerita dalla disposizione ordinata di altri elementi. Il depredamento subito dal tempio è tale che risulta difficile immaginare il piano d’appoggio delle colonne. A lato si trova il tempio dedicato probabilmente ad Apollo Licio, poiché esiste una iscrizione con dedica ad Apollo Liceo da parte di un certo Teagene (VI sec. a.C.).
 Di questa costruzione restano le enormi colonne monolitiche (unico blocco di pietra) non scanalate, la ripartizione centrale della cella e la base del doppio colonnato della facciata orientale. In questo tempio, si recuperarono i primi esemplari di terracotte architettoniche policrome, che rappresentano uno degli aspetti peculiari dei rivestimenti dei tetti, dei templi arcaici in Magna Grecia e in Sicilia.
 Accanto a questi due luoghi di culto, sorge un terzo, probabilmente dedicato ad Atena, all’interno del quale vi è un sacello (recinto sacro, a cielo aperto, con altare centrale).
 Nell’agorà si distingue l’imponenza architettonica del teatro, che è sicuramente databile alla seconda metà del IV sec. a.C. Del teatro non restano che sette gradinate di sedili. A pochi chilometri di distanza dal Parco Archeologico, sulla destra del Bradano, nei pressi della strada
 Taranto-Reggio Calabria, si erge il tempio delle Tavole Palatine che è l’unico monumento metapontino rimasto parzialmente in piedi. Aveva 6x12 colonne, ne rimangono 15, disposte in due ale, una di 10 e l’altra di 5, le quali sostengono due pezzi dell’architrave. In linea d’aria, quasi ad 1 km verso sud rispetto all’insediamento della Metaponto d’età magno-greca, si trova l’insediamento medioevale di Torre di Mare.
 Testimonianza dell’antica cittadella sono: i resti del castello, interamente costruito in blocchi strappati ad antichi edifici, la chiesetta di S. Leone e la caserma dei guardacoste, che conserva l’antico muro di cinta.
 Geograficamente questo complesso costituiva un’importante posizione strategica, sia per la confluenza di tre tratturi (diventando così luogo di transito e di sosta), sia per la presenza, nella sua area antistante, di un porto ubicato sulle sponde del lago di S. Pelagina, oggi scomparso.
 La costa jonica, lunga 35 km ca., da Metaponto a Nova Siri presenta caratteristiche opposte a quella tirrenica. Ultima propaggine della fascia di pianura che dalla bassa collina materana si estende verso il mare Jonio, offre al visitatore vasti arenili di sabbia finissima giallo dorata e ampie spiagge di sabbia e ciottoli nel tratto di costa più a sud che guarda verso il Parco Nazionale del Pollino. Qui, nelI'VIII sec. a.C., nacquero le città della Megale Hellas (Magna Grecia): Metaponto, Heraclea (oggi Policoro), Siris e Pandosia che ospitarono personaggi come Pitagora e che furono teatro di terribili battaglie, come quella combattuta da Pirro contro i Romani. I segni di questa importante fase storica sono visibili negli scavi archeologici di Metaponto e Policoro e nei loro importanti musei, talmente ricchi di reperti che, nonostante spazi espositivi vasti, non riescono a trovare una collocazione per tutti. Sulla costa jonica si giunge comodamente in auto, attraverso le strade di fondovalle del Basento (SS 407), dell'Agri (SS 598), del Sinni (SS 653) che a nord della regione si collegano all'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Tutta la costa è servita dalle Ferrovie dello Stato. Denominata “California del Sud” per la fiorente agricoltura che qui si è sviluppata, la Pianura Metapontina è oggi il fiore all'occhiello dell'economia lucana. Da queste terre partono per l'Europa e per tutta Italia quantità enormi di frutta e ortaggi che, grazie a un clima costantemente mite, sulla costa jonica la bella stagione inizia a fine marzo e termina ai primi di novembre, maturano con circa uno o due mesi di anticipo rispetto alle coltivazioni di pianure più a nord. Metaponto e Policoro sono senza dubbio le località più note della costa. Metaponto, nel comune di Bernalda, è stata concepita negli anni '60 proprio per le vacanze. La zona del lido si è sviluppata tra le foci del Bradano e del Basento. I suoi arenili sono molto ampi e frequentati da numerosi bagnanti; ciò nonostante il “Pancratium maritimum” o giglio di sabbia cresce ancora senza troppi problemi, regalando a queste spiagge un aspetto dolcemente selvaggio. Due estese pinete costiere e i filari di eucalipto spandono nell'aria un gradevole profumo. Caratteristico è il luogo della stazione ferroviaria, proprio perché in passato era una masseria fortificata. Metaponto Lido oggi non è solo una realtà turistica in grado di offrire svariate comodità, è soprattutto ben collegata con l'interno, tanto da offrire notevoli possibilità di escursione in tutta la provincia materana, dalle valli dei calanchi alla montagna boscosa, alla Murgia di Matera, ai Sassi e naturalmente a tutta la costa ionica. Policoro è un borgo rurale sviluppatosi con la riforma fondiaria negli anni '50. In bella posizione sulla costa ionica, è l'altro cuore pulsante del turismo nelle terre della Magna Grecia. Le sue fortune sono legate alle vicende di Siris e di Heraclea, ben delineate nel parco archeologico e nel museo. La costa davanti a Policoro non è molto dissimile da quella di Metaponto. Ampie distese di sabbia, acqua cristallina, fondali più profondi di quelli metapontini. Quello che colpisce di Policoro è il profumo di frutta e fiori che soprattutto in primavera inoltrata riempie l'aria. Il mare è ancora così pulito che queste ampie spiagge, soprattutto verso la foce del Sinni, sono state elette luogo di riproduzione da alcuni esemplari di tartarughe marine: la rara Dermochelide e la Caretta. E a proposito di natura, come non accennare al meraviglioso Bosco Pantano, che alla foce del fiume Sinni ricorda le impenetrabili foreste igrofile che solo fino a cinquant'anni fa ricoprivano le dune sabbiose quasi a incontrare il mare. Ancora oggi, quello che rimane di quella foresta impenetrabile è importante punto di riferimento per molti animali selvatici, migratori o specie stanziali. In mezzo a tanta bellezza il turismo a Policoro ha trovato la sua strada. Anche da qui le possibilità di escursione sono molte, e per chi ama il mare è possibile prendere lezioni di vela, cimentarsi nella pesca sportiva. Se Metaponto e Policoro sono la punta di diamante del turismo sulla costa jonica, Nova Siri, più a sud di Policoro, si sta muovendo nella stessa direzione. Rotondella, il cui territorio si estende sino al mare, ha una spiaggia molto bella e tranquilla. Tra Metaponto e Policoro vi sono ancora il Lido di Quarantotto, il Lido di Pisticci, il Lido di Scanzano Jonico, con spiagge dalla sabbia finissima e arenili comodi e ampi. Buona l'offerta alberghiera, così come l'offerta di agriturismi e campeggi. Sparsi lungo tutta la costa lucana bagnata dallo Jonio, un buon numero di ristoranti in grado di soddisfare i desideri gastronomici di tutti i palati. Naturalmente consigliamo i piatti della tradizione locale, magari accompagnati dagli ottimi vini prodotti nel Metapontino.